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Documento


215423
IDG951201013
95.12.01013 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Spadaro Antonino
Sui principi di continuita' dell' ordinamento, di sussidiarieta' e di cooperazione fra Comunita'/Unione europea, Stato e regioni
Riv. trim. dir. pubbl., (1994), fasc. 4, pag. 1041-1093
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D870
Uno studio complessivo dei principi di "continuita' dell' ordinamento", di "sussidiarieta'" e di "cooperazione", induce a ritenere che si tratti di aspetti distinti, ma inscindibili, di uno stesso straordinario fenomeno giuridico-politico: l' integrazione quasi silenziosa ma inarrestabile fra diversi ordinamenti (Unione/Comunita' europea, Stati-membri, Regioni e Enti infraregionali). L' armonia dei rapporti interordinamentali qui indicati trova fondamento nell' esigenza non scritta di "efficienza e funzionalita'" che, molto piu' della solidarieta' (pure connessa alla sussidiarieta'), probabilmente costituisce la causa reale dell' inscindibilita' dei tre principi ricordati. Infatti, o essi operano "insieme" o, a ben vedere, non sono in grado di funzionare veramente. In particolare puo' dirsi che i principi di continuita' dell' ordinamento e di sussidiarieta' hanno in comune la tecnica -il meccanismo della "sostituzione"- e il metodo di esercizio: appunto la cooperazione, quale forma corretta di ogni intervento sostitutivo. Tutto cio', e segnatamente i principi di mutuo riconoscimento legislativo e di sussidiarieta' (anche "rovesciata o bidirezionale": dal basso verso l' alto), hanno sconvolto il tradizionale "sistema" delle fonti, dovendosi ora parlare -accanto alla gerarchia e alla separazione di competenza- di "omogeneita'" e "fungibilita'" tra fonti di ordinamenti diversi, per questo destinati naturalmente all' "integrazione" giuridica in forma nuova (se si su vuole: federale).
Centro diretto da E. D'Elia - IDG Firenze



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