| Richiamandosi allo svolgimento del "processo Cusani", l' A. esamina
sotto vari profili, le problematiche sottese al "diritto di cronaca
giudiziaria" esercitato attraverso gli strumenti della pubblicita'
mediata "tecnologica". A conclusione dell' indagine, l' A. afferma
che "i confini tra la liberta' di manifestazione del pensiero e gli
abusi di una deleteria spettacolarizzazione della giustizia sono,
nella concreta esperienza delle aule giudiziarie, spesso assai piu'
labili di quanto possa apparire in sede di approccio teorico;
legittimo sembra, dunque, l' auspicio che, nell' era del "villaggio
globale", le delicate mediazioni tra i tre grandi interessi coinvolti
("diritto di cronaca", diritto alla riservatezza, ordine e genuinita'
del processo) siano rese trasparenti e fruibili, magari con l'
ausilio di una piu' ampia immissione, nel circuito culturale, dei
provvedimenti in materia (spesso, invece, a tutt' oggi inediti)
adottati dai giudici di merito, premessa insurrogabile di un
dibattito piu' ricco e proficuo".
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