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215476
IDG951501066
95.15.01066 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Casola Maria
Esercizio in forma societaria di attivita' professionale e diritto di prelazione urbana
Nota a Cass. sez. III civ. 7 luglio 1992, n. 8291
Giur. it., an. 146 (1994), fasc. 12, pt. 1A, pag. 1941-1946
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D968; D30640
Viene affrontato il tema della sussistenza del diritto di prelazione urbana in riferimento ad attivita' professionali svolte in forma imprenditoriale. La massima della sentenza annotata afferma che "il conduttore di un immobile adibito all' esercizio di un' attivita' sanitaria, svolta mediante l' opera di professionisti in forma di societa' di capitali, non gode del diritto di prelazione urbana qualora si accerti la prevalente natura professionale dell' attivita' svolta, risultando solo strumentale ed accessoria la presenza di un' organizzazione di tipo imprenditoriale". L' A. esamina la questione, richiamando le posizioni non concordi della giurisprudenza, e sotto il profilo della ammissibilita' o meno nel nostro ordinamento delle societa' di professionisti. Nell' intento di chiarire la questione, complessa e controversa sul piano teorico, l' A. propone una casistica delle ipotesi relative all' esercizio associato di attivita' professionali, ai fini della spettanza del diritto di prelazione urbana.
art. 35 l. 27 luglio 1978, n. 392 art. 38 l. 27 luglio 1978, n. 392 art. 41 l. 27 luglio 1978, n. 392



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