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215490
IDG951501080
95.15.01080 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Piccinini Silvia
Sulla nozione giurisprudenziale di pubblica decenza
Nota a Pret. Roma sez. Palestrina 3 novembre 1993
Giur. it., vol. amb000, an. 146 (1994), fasc. 12, pt. 2, pag. 849-854
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D52093
Nel corso di una manifestazione organizzata dai "verdi", una macchina con tre persone a bordo si fermava a brevissima distanza dal luogo del raduno. Dalla vettura pendevano esternamente le carcasse di una lepre, scuoiata nella parte posteriore e sporca di sangue raggrumato, e di una pernice. Il Pretore ha ritenuto che l' ostentazione degli animali uccisi configurava atto contrario alla "pubblica decenza in quanto destinato a creare raccapriccio e disgusto alle persone presenti nella pubblica piazza". Gli autori del fatto sono stati condannati al pagamento di un' ammenda di lire 200 mila. L' A. esamina la sentenza, rilevandone l' interesse, per quanto ridefinisce ed amplia il concetto di "pubblica decenza" previsto nell' art. 726 comma 1 c.p. Per meglio comprendere la consistenza del concetto di decenza e la sua evoluzione, vengono analizzate alcune sentenze.
art. 726 c.p.



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