| 215521 | |
| IDG951501111 | |
| 95.15.01111 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Nunziata Massimo
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| L' obbligatorieta' del test anti-Aids per soggetti svolgenti
attivita' a rischio, la "privacy" e la tutela della salute altrui
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| Nota a C. Cost. 2 giugno 1994, n. 218
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| Nuovo dir., an. 71 (1994), fasc. 7-8, pt. 2, pag. 635-643
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D1882; D300080; D300082; D51414
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| La sentenza in epigrafe dichiara l' illegittimita' costituzionale
dell' art. 5, commi 3 e 5, l. 135/1990 (Programma di interventi
urgenti per la prevenzione e la lotta contro l' AIDS), nella parte in
cui non prevede accertamenti sanitari dell' assenza di
sieropositivita' all' infezione da HIV come condizione per l'
espletamento di attivita' che comportano rischi per la salute dei
terzi. La nota, dopo aver richiamato la normativa oggetto del
giudizio costituzionale e aver illustrato il contenuto della
sentenza, illustra i possibili effetti della soluzione accolta dalla
Consulta. In particolare, sottolinea come la pronuncia possa incidere
sulla disciplina degli accertamenti sanitari obbligatori previsti per
verificare la non-tossicomania per determinate categorie di
lavoratori.
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| art. 5 comma 3 l. 5 giugno 1990, n. 135
art. 5 comma 5 l. 5 giugno 1990, n. 135
art. 100 l. 26 giugno 1990, n. 162
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