| 215738 | |
| IDG951001328 | |
| 95.10.01328 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Perrucci Silvia
| |
| Come si estinguono, dopo la sospensione, i processi tributari
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Boll. trib., an. 61 (1994), fasc. 23 (15 dicembre), pag. 1715-1716
| |
| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
| |
| D217
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| L' A. rileva che i processi tributari vengono sospesi, quando il
contribuente dichiari di volersi avvalere di un provvedimentodi
condono o sanatoria, e si chiede "quid iuris" se il contribuente,
poi, non presenta formalmente e tempestivamente la preannunziata
domanda; ritiene che nessuna sanzione sia da applicare per la vana
promessa di avvalersi di un beneficio. Nel caso invece che il
contribuente ottenga il condono, l' A., dopo attento esame della
normativa processuale vigente, e' del parere che comunque occorre una
pronuncia di estinzione del giudizio; quanto alla forma, la
decisione, anche se denominata "ordinanza", ha natura sostanziale di
sentenza. L' A. rileva, infine, che le piu' recenti leggi di condono
usano una terminologia impropria e fonte di confusioni; meglio
sarebbe stato, per estinguere i processi condonati, una semplice
formula di "cessazione della materia del contendere".
| |
| art. 39 d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 636
l. 30 dicembre 1991, n. 413
art. 307 c.p.c.
| |
| Ist. dir. tributario - Univ. GE
| |