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215928
IDG951201518
95.12.01518 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Iannotta Raffaele
Osservazione a CGCE 19 maggio 1993 (causa C-320/91)
Foro amm., an. 70 (1994), fasc. 7-8, pt. 1, pag. 1692-1693
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D8716; D18108; D18130
La sentenza in commento riguarda il problema delle prestazioni differenziate nell' ambito di un settore attribuito in esclusiva ad un organismo pubblico; problema che assume, avverte l' A., particolare importanza in quanto tali servizi possono costituire occasione di reddito per l' organismo monopolista, tenuto comunque a esplicare il servizio anche in assenza di integrale remunerativita'. Introdurre la concorrenza rispetto al settore dei servizi differenziati potrebbe pregiudicare la possibilita' di equilibrio economico della gestione del servizio pubblico. Proprio in rapporto a tale rischio si spiega l' impostazione della Corte di Giustizia, secondo la quale spetta al giudice nazionale verificare se la concorrenza e' compatibile o meno con l' esistenza dell' esclusiva del servizio pubblico e con l' esigenza di garantire l' equilibrio finanziario dello stesso servizio. L' A., richiamate giurisprudenza e dottrina sull' argomento, traccia brevemente il quadro della normativa italiana sulla materia.
art. 86 Tr. CEE art. 90 Tr. CEE
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