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| IDG951201559 | |
| 95.12.01559 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Murra Rodolfo
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| D' ora in poi non sara' piu' necessario notificare un atto di diffida
per impugnare il silenzio-rifiuto
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| Relazione al convegno organizzato dal CISA sul tema: Legge 7 agosto
1990, n. 241, sul procedimento amministrativo: passato, presente e
futuro", Roma, 20 dicembre 1993
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| Nuova rass. legisl. dottr. giur., an. 68 (1994), fasc. 20 (16
ottobre), pag. 2424-2428
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| D1204; D15124
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| L' A. esamina l' evoluzione delle pronunce dei giudici amministrativi
in materia di silenzio impugnabile nel nuovo regime introdotto dalla
l. 241/1990, constatando un preciso orientamento che considera il
silenzio come comportamento illegittimo. Da cio' consegue il diritto
dell' interessato a rivolgersi al giudice amministrativo appena
scaduto il termine entro il quale l' amministrazione avrebbe dovuto
pronunciarsi, senza dover notificare alla stessa amministrazione
alcuna diffida. L' A. rileva, peraltro, che la p.a. e' pervicacemente
recalcitrante ad ammettere che sia legittimo abbandonare le procedure
finora seguite per la determinazione del silenzio-rifiuto, e
suggerisce ai giudici amministrativi di seguire la via tracciata dal
Consiglio di Stato, sez. VI, con la pronuncia n. 784/1992 e dal TAR
del Lazio con la sentenza n. 138/1993.
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| l. 7 agosto 1990, n. 241
Cons. Stato sez. VI 22 ottobre 1992, n. 784
TAR LA sez. Latina 12 febbraio 1993, n. 138
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