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216022
IDG951501612
95.15.01612 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Brunelli David
L' abuso del grado militare: un' altra carenza della legge penale militare italiana
Nota a Cass. sez. I pen. 31 maggio 1994
Foro it., an. 120 (1995), fasc. 2, pt. 2, pag. 112-118
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D5515
La massima della sentenza annotata afferma che "la minaccia, non riconducibile a ragioni di servizio o di disciplina, rivolta da un caporale ai soldati che si trovavano a letto all' interno di una camerata in orario non di servizio, integra il reato di cui all' art. 229 c.p.mil.p. e non quello, piu' grave, di minacce ad inferiore di cui all' art. 196 comma 1 c.p.mil.p., difettando nella specie le condizioni di applicabilita' della normativa speciale incriminante l' abuso di autorita', previste dall' art. 199 c.p.mil.p.". L' A. esamina la sentenza che, pur risolvendo correttamente il caso, sulla base del vigente diritto positivo, rivela il vuoto di (adeguata) tutela, da parte della legge penale militare, che il riduttivo intervento novellistico del 1985 ha accentuato. Infatti la specifica gravita' del caso in questione, che risiede nel manifestarsi il fatto come un odioso episodio di "nonnismo", avrebbe meritato un trattamento penale piu' energico rispetto a quello enucleabile dall' art. 229 c.p.mil.p.
art. 196 c.p.mil.p. art. 199 c.p.mil.p. art. 229 c.p.mil.p.



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