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216058
IDG951501648
95.15.01648 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Montalenti Paolo
Il divieto di immistione del socio accomandante: una sentenza innovativa
Nota a Trib. Torino 14 marzo 1994
Giur. it., an. 147 (1995), fasc. 1, pt. 1B, pag. 39-44
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D312123; D31371
La massima della sentenza annotata afferma che "l' attivita' prestata dal socio accomandante a favore della societa' come lavoratore subordinato e, successivamente, come professionista esterno, il rilascio di fideiussioni, il compimento di atti meramente esecutivi, la trattazione di un affare isolato e di minima rilevanza giuridica senza procura speciale, non concretano la violazione del divieto di immistione e non consentono, di conseguenza, la dichiarazione di fallimento in estensione del socio accomandante". L' A. rileva il duplice pregio della sentenza che, da un lato, affronta con scrupolo e rigore il delicato compito di "riconduzione" della fattispecie concreta all' astratto modello normativo e, perche', dall' altro lato, fissa, con convincenti argomentazioni, alcuni principi innovativi in questa materia. L' A. esamina, quindi, i vari aspetti della pronuncia trattando i seguenti argomenti: L' accomandante "dirigente amministrativo" e l' accomandante consulente "esterno". Il rilascio di fideiussioni a favore della societa'. La trattazione di affari sociali. Le operazioni bancarie. Gli atti di scarsa rilevanza economica. Questioni in tema di procura.
art. 147 l. fall. art. 2320 c.c.



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