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| IDG951501656 | |
| 95.15.01656 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Marini Luigi Michelangelo
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| Acquisto simulato di droga e pretesa testimonianza dell' agente
provocatore
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| Nota a App. Torino sez. II pen. 13 luglio 1993
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| Giur. it., an. 147 (1995), fasc. 1, pt. 2, pag. 58-60
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D51414; D50161; D50162
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| Secondo la sentenza in commento, il privato, che per incarico di
ufficiali di polizia giudiziaria avvicini un soggetto e ne acquisti
droga allo scopo di consentire l' individuazione e magari l' arresto
di costui come spacciatore, non commette, nell' atto in cui riceve la
sostanza, il reato di illecita detenzione di stupefacenti di cui all'
art. 73 d.p.r. 309/1990, giacche' fruisce della scriminante di cui
all' art. 51 c.p. Pertanto egli puo' essere sentito come testimone
nel processo penale per spaccio intentato contro colui dal quale ha
comprato la droga, e la sua deposizione puo' determinare la condanna
dell' imputato. Sintetizzato cosi' il contenuto della sentenza, l' A.
esamina la questione rilevandone alcuni aspetti problematici sia
sotto il profilo sostanziale che processuale.
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| art. 97 d.p.r. 9 ottobre 1990, n. 309
art. 51 c.p.
art. 197 c.p.p.
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