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21653
IDG811310040
81.13.10040 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
violante luciano
fuori da ogni tentazione di schieramento aprioristico. perche' contro l' ergastolo
Rinascita, an. 38 (1981), fasc. 9 (27 febbraio), pag. 13-14
d021030; d50321; d5031; d5101
(Sommario: una pena concepita come vendetta, che non ha disincentivato ne' il terrorismo ne' la criminalita' comune. il problema e' dare risposte convincenti al sentimento di insicurezza, avviando un processo di riforma della giustizia. contro il terrorismo si e' dimostrata valida la flessibilita' del sistema penale e non la ferocia delle sanzioni.)
il diffuso senso di insicurezza ingenera, a torto, tra i cittadini, la convinzione che la severita' della pena rappresenti un rimedio al diffondersi della violenza. l' a. prende le mosse da questa considerazione per sostenere che una pena concepita come vendetta e' da respingere e accomuna a questo rifiuto la pena di morte e l' ergastolo. secondo l' a., sono da rifiutare entrambe queste pene perche' si fondano su un meccanismo di difesa e di reazione al crimine fondato sull' assolutezza, sul non recupero, sulla irritrattabilita' di alcune scelte, sulla disperazione e sulla vendetta. d' altra parte contro il terrorismo si e' dimostrata valida la flessibilita' del sistema penale e non la ferocia delle sanzioni. per dare risposte convincenti al sentimento di insicurezza dei cittadini, sostiene l' a., occorre invece avviare un processo di riforma della giustizia. conclusivamente, l' a. traccia le linee di una eventuale pena alternativa all' ergastolo.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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