| l' a. risponde alla lettera di un lettore, che il giornale pubblica,
il quale solleva una serie di obiezioni all' abolizione dell'
ergastolo. l' a. respinge la tesi secondo cui la pena dell' ergastolo
possa dare ai cittadini una sicurezza maggiore. cio' che da'
sicurezza, sul piano della repressione, non e' una pena terribile, ma
una pena equa, irrogata in tempi brevi dopo un giusto processo, senza
possibilita' di evasione. un' altra eccezione all' abolizione dell'
ergastolo e' costituita dal fatto che, dopo ventotto anni di
reclusione, l' ergastolano ravveduto puo' ottenere la liberazione
condizionale. secondo l' a., questo beneficio viene concesso in
assoluta mancanza di criteri in base ai quali valutare se il
condannato si e' ravveduto, quindi la concessione e' del tutto
discrezionale e anche casuale. secondo l' a., l' ergastolo potrebbe
essere sostituito con una pena di 40 anni, scontati i quali nessuno
e' pericoloso. l' a. conclusivamente afferma che questa del
referendum e' un' occasione per togliere l' ergastolo dal codice e
per riformare la macchina della giustizia.
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