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Documento


217188
IDG951502778
95.15.02778 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bianchi Tancredi
Riflessioni sulle considerazioni finali del Governatore della Banca d' Italia
Relazione tenuta presso la sala delle assemblee della Banca popolare commercio e industria, Milano, 2 giugno 1994
Dir. ec., (1994), fasc. 2, pag. 295-304
D1812
(Sommario: - Premesse. Crisi mondiale non solo congiunturale ma strutturale. - Ampliamento della distanza fra valori riferiti al medio lungo termine rispetto al corto termine. Secondo il Consiglio monetario europeo opportunita' di prudente discesa dei tassi salva per i saggi a medio lungo termine l' influenza del mercato americano. - Politica economica di ripresa non inflazionistica: ripresa lenta dei consumi, promozione del risparmio volontario, contenimento dei pubblici disavanzi, graduale superamento del Welfare State. - Attenzione del Governatore alla previdenza pubblica pensionistica. Limitazioni alle prestazioni previdenziali con diffusione di un sistema integrativo basato sulla libera capitalizzazione. Considerazioni comparatistiche dell' OCSE. - I problemi del risparmio, del debito pubblico e della pressione fiscale. - Rilevanza dei fenomeni abnormi della elusione e della evasione fiscale. A fini di una politica economica di ripresa senza inflazione, necessita un buon andamento delle esportazioni, una politica consapevole dei redditi e degli investimenti produttivi, il risanamento della finanza pubblica. La Banca d' Italia attenta a prevenire pressioni sui costi e sui prezzi, evitando ulteriori aumenti di saggi di interesse. Ritenendo che si debba pervenire ad una democratizzazione della ricchezza con processi di securitisation. - L' opportuno passaggio del corporate lending al corporate finance. Necessita' di salti culturali nelle imprese e nelle banche. E di evitare forti riprese dei consumi con aree inflazionistiche. - I nostri programmi e destini collegati con quelli di altri Paesi europei. Necessita' di un miglioramento nell' ordine monetario europeo, anche senza un puro e semplice rientro nello SME. Necessita' pure di una ristrutturazione del sistema creditizio che porti verso una maggiore concentrazione del rapporto banca-cliente. Esigenza ovunque di nuove abilita' professionali e disponibilita' di apprendere modi e vie particolari nella prestazione di lavoro alle dipendenze degli intermediari creditizi e finanziari. Necessita' di utilizzare per i nuovi invest)



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