| 217209 | |
| IDG951502799 | |
| 95.15.02799 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Piombo D.
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Osservazione a Cass. sez. un. civ. 8 febbraio 1995, n. 1442
| |
| Foro it., an. 120 (1995), fasc. 4, pt. 1, pag. 1162-1165
| |
| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
| |
| D40230; D44013; D30640
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Esame della sentenza in epigrafe che chiarisce, in modo piu'
esplicito di quanto fatto in precedenza, afferma l' A., che la
estensione della competenza del Pretore ex art. 45 l. 392/1978 alle
domande di condanna del locatore alla restituzione dei canoni pagati
in eccedenza o, per converso, di condanna del conduttore al pagamento
della differenza risultante a favore del locatore, trova la sua
giustificazione nella concessione e accessorieta' di tali domande
rispetto a quella di determinazione del canone, con conseguente
applicazione degli artt. 31 comma 2 e 40 c.p.c. La sentenza risolve
anche il contrasto insorto nell' ambito della III sezione circa la
decorrenza degli arretrati del canone previsti dall' art. 68 l.
392/1978, in tema di locazioni ad uso diverso dall' abitazione gia'
in corso alla data del 30 luglio 1978 e soggette a proroga legale.
Secondo le sezioni unite, tali arretrati "si applicano a decorrere
dal momento in cui il locatore ne fa richiesta, senza che possa
configurarsi un suo diritto al pagamento degli arretrati".
| |
| art. 45 l. 27 luglio 1978, n. 392
art. 68 l. 27 luglio 1978, n. 392
art. 31 comma 2 c.p.c.
art. 40 c.p.c.
| |
| | |