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217277
IDG951502867
95.15.02867 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Butti Luciano
E se i Verdi vendessero il Bosco Bello alla Formula 1?
Riv. giur. ambiente, vol. amb000, an. 9 (1994), fasc. 6, pag. 959-960
D18801; D1825
L' A. prende spunto dalla vicenda del Bosco Bello, per evidenziare il grande "potere di veto" del movimento ambientalistico. A questo "potere di veto", tuttavia, non corrisponde un potere altrettanto forte per far attuare adeguate politiche "positive" di salvaguardia dell' ambiente e prevenzione degli inquinamenti. L' A. evidenzia l' opportunita' di un percorso politico diverso che possa trasformare il "potere di veto" in capacita' di ottenere il consenso politico, economico e sociale necessario per sviluppare politiche ambientali veramente efficaci e moderne. Con un esempio scherzoso, come afferma l' A., i Verdi potrebbero "vendere" il Bosco Bello al Governo, alla Regione Lombardia o alla "Formula 1" e pretendere contropartite concrete come l' avvio dell' Agenzia nazionale e delle Agenzie regionali per la protezione dell' ambiente; l' introduzione di misure di fiscalita' ambientale; l' assunzione da parte della grande industria di impegni per il miglioramento della qualita' ambientale dei processi produttivi. L' esempio serve per dimostrare che l' ambiente non si tutela con gli slogan, ne' solo con battaglie di principio. Occorre capacita' di proposta, di cui l' A. traccia alcune linee.



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