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| IDG950603064 | |
| 95.06.03064 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Codini Roberto
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| L' avvocato tra professionalita' e commercializzazione
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| Nota a Cass. sez. un. civ. 3 marzo 1994, n. 2077
Trib. Roma 28 febbraio 1994
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| Giust. civ., an. 44 (1994), fasc. 11, pt. 1, pag. 2899-2903
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D96900; D967; D968
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| Le due pronunce in questione affrontano il problema della liceita'
dell' utilizzo, da parte di una associazione professionale (in
particolare: di uno studio legale), del nome di un soggetto deceduto
(nella fattispecie: il fondatore dello studio) nella denominazione.
Le due decisioni danno risposta negativa, ritenendo che detto uso
contrasti con gli artt. 1 e 2 l. 1815/1939, la cui finalita' e'
quella di impedire che soggetti sforniti della necessaria
abilitazione si celino dietro denominazioni che potrebbero indurre in
inganno i terzi. L' orientamento giurisprudenziale appare
condivisibile, giacche', consentendo ad uno studio legale di
utilizzare, nella denominazione, il nome di un professionista
deceduto (anche se si tratti del fondatore), tale nome si
configurerebbe come un marchio, snaturando la professione legale col
far venire meno il requisito della personalita' della prestazione
professionale, con l' inevitabile conseguenza della
commercializzazione della prestazione professionale, che e' proprio
cio' che la l. 1815/1939 vuole evitare.
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| art. 3 Cost.
art. 56 r.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578
art. 1 l. 23 novembre 1939, n. 1815
art. 7 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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