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217489
IDG950603079
95.06.03079 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Busnelli Francesco Donato
Tre "punti esclamativi", tre "punti interrogativi", un "punto e a capo"
Nota a C. Cost. 27 ottobre 1994, n. 372
Giust. civ., an. 44 (1994), fasc. 12, pt. 1, pag. 3035-3041
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D0411; D3070; D30703; D30706
Sottolineata l' autorevolezza del relatore della pronuncia in rassegna, l' A. prende in esame gli importanti principi che la Corte Costituzionale ha affermato in contrappunto a quanto sostenuto nell' ordinanza di rimessione della questione di legittimita', ritenuta non fondata, dell' art. 2043 c.c., questione sollevata sotto il profilo che la norma in questione, prevedendo il carattere patrimoniale dei danni risarcibili, non consentirebbe agli eredi del soggetto deceduto a seguito di fatto illecito di agire "iure successionis" per il risarcimento del danno derivante dalla lesione del diritto alla salute del loro dante causa. L' A. solleva pero' dei dubbi su alcune soluzioni cui e' pervenuta la Corte Costituzionale: la sottolineatura del mancato esame, da parte dell' ordinanza di rimessione, della dottrina della Corte di Cassazione che ritiene applicabile l' art. 2043 per analogia iuris; l' affermazione che non sono imputabili all' autore del fatto illecito i danni alla salute psichica, medicalmente accertati, eventualmente subiti da un congiunto della vittima e quella secondo cui il danno alla salute psichica del congiunto ha come modello risarcitorio quello dell' art. 2059.
art. 2 Cost. art. 3 Cost. art. 32 Cost. art. 2043 c.c. art. 2059 c.c.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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