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| IDG950603086 | |
| 95.06.03086 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| De Tilla Maurizio
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| Sulle azioni proponibili dai singoli condomini
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| Nota a Cass. sez. II civ. 12 marzo 1994, n. 2393
Cass. sez. II civ. 12 marzo 1994, n. 2392
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| Giust. civ., an. 44 (1994), fasc. 12, pt. 1, pag. 3162-3167
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30480
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| Con la decisione n. 2393/1994 la Cassazione ha affermato che la
legittimazione passiva ad processum spetta all' amministratore, o ai
singoli partecipanti, a seconda che la lite abbia ad oggetto l'
opposizione a un interesse comune dei condomini (cose o servizi
comuni o, comunque, l' edificio nel suo insieme) ovvero l'
opposizione a interessi particolari dei singoli. Con la decisione n.
2392/1994 la Cassazione e' stata invece di diverso avviso, stabilendo
che l' amministratore del condominio (considerato non come ente
fornito di autonomia patrimoniale, ma come gestione collegiale di
interessi individuali) svolge un ufficio di diritto privato, volto
alla tutela del complesso di interessi individuali e realizzante una
cooperazione con i condomini assimilabile, pur con alcuni tratti
distintivi, al mandato con rappresentanza. In sede di commento, l' A.
osserva come la seconda decisione appaia piu' corretta, ponendosi in
linea con l' interpretazione prevalente secondo cui i singoli
condomini hanno facolta' di agire a difesa dei diritti, esclusivi o
comuni, inerenti all' edificio condominiale.
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| art. 1130 c.c.
art. 1131 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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