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217575
IDG950603165
95.06.03165 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Passerone Paola
Note in tema di cumulabilita' fra equo indennizzo e risarcimento del danno a favore del pubblico dipendente
Nota a Cass. sez. III civ. 11 febbraio 1994, n. 1375 Cons. Stato ad. plen. 16 luglio 1993, n. 9
Resp. civ. prev., an. 60 (1995), fasc. 1, pag. 115-122
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
D143; D16100; D3070
La questione affrontata nelle sentenze in epigrafe concerne la natura delle speciali elargizioni che la legge pone a carico della p.a. di appartenenza, a vantaggio di chi sia stato vittima di lesioni all' integrita' fisica subita a causa di servizio. L' istituto di riferimento e' l' equo indennizzo di cui all' art. 68 comma 8 d.p.r. 3/1957. Le due pronunce in commento riguardano casi in cui la perdita o la menomazione dell' integrita' fisica e' riconducibile al comportamento illecito di un terzo estraneo alla p.a., nei confronti del quale la vittima delle lesioni possa esperire la generale azione risarcitoria ai sensi dell' art. 2043 c.c. La questione da definire e' se il danneggiato abbia il diritto di cumulare quanto percepito a titolo di equo indennizzo e a titolo di risarcimento. Entrambe le decisioni accolgono, con argomentazioni diverse, la soluzione favorevole all' ipotesi di cumulo dei due benefici, stante la differente natura dell' indennizzo e del risarcimento del danno. Secondo l' A. le decisioni annotate sembrano piu' conformi alla ratio effettiva della legge. In senso contrario va la tendenza manifestata a livello di accordi collettivi del pubblico impiego, nei quali e' stata disposta la compensazione fra equo indennizzo e quanto erogato dalle assicurazioni dei terzi responsabili.
art. 68 comma 8 d.p.r. 10 gennaio 1957, n. 3
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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