| 217675 | |
| IDG950603265 | |
| 95.06.03265 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Della Cha' Alessandro
| |
| Sulla revocabilita' della vendita giudiziale
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Nota a Cass. 5 maggio 1992, n. 5299
| |
| Dir. fall., an. 69 (1994), fasc. 5, pt. 2, pag. 944-953
| |
| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
| |
| D3136; D31363; D313330
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Secondo la sentenza in rassegna, che interviene sul problema della
assoggettabilita' ad azione revocatoria fallimentare della vendita
giudiziale, non e' revocabile, ai sensi dell' art. 67 comma 2 l.
fall., la vendita forzata degli oggetti pignorati in danno del
debitore successivamente fallito, eseguita nell' anno precedente la
dichiarazione di fallimento. La nota richiama il dibattito dottrinale
e giurisprudenziale sull' argomento, con particolare riferimento ai
contrasti tra la giurisprudenza di merito e quella di legittimita'.
Viene espressa perplessita' per la tesi adottata dalla Suprema Corte,
che si fonda su elementi assai discutibili e comunque non decisivi.
In particolare, si osserva che non e' comprensibile quale possa
essere il criterio che giustifichi una diversita' di trattamento
quanto alla soggezione all' azione revocatoria tra la vendita
ordinaria e la vendita giudiziale.
| |
| art. 67 comma 2 l. fall.
| |
| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
| |