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| IDG811301318 | |
| 81.13.01318 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| tersigni meliana
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| dopo la vittoria referendaria. tornano in campo i medici obiettori
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| convegno sull' applicabilita' e le prospettive della legge 22 maggio
1978, n. 194, genova, maggio 1981
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| Paese sera, an. 32 (1981), fasc. 141 (24 maggio), pag. 20
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| d51800
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| (Sommario: i sanitari contrari all' interruzione della gravidanza
sono 3887. bisogna vincere la loro resistenza)
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| l' a. riferisce sui lavori del convegno cui hanno partecipato medici
e giuristi. secondo il professore adriano bonpiani, l' obiezione di
coscienza, per i medici che riconoscono incompatibile l' aborto con
la propria morale e con la propria deontologia, va non solo
salvaguardata come condizione di pluralismo democratico, ma ampliata
concedendo a questi medici una maggiore incisivita' nel dissuadere la
donna dal voler rinunciare alla gravidanza. secondo stefano rodota',
al contrario, occorre considerare l' obbligatorieta' per le strutture
pubbliche di applicare la legge 22 maggio 1978, n. 194. non e' piu'
possibile, ha affermato il giurista, avallare la prassi boicottante
dell' obiezione di coscienza. questa puo' valere per quanti
lavorassero nelle strutture pubbliche prima della legge 194. una
legge dello stato dovrebbe vietare a chi entra negli ospedali dello
stato di praticare l' obiezione. oppure bisognera' porre una clausola
nei bandi di concorso che non preveda per i partecipanti l' obiezione
di coscienza. giuseppe branca ha sottolineato la necessita' di
limitare la possibilita' di scelta dell' obiezione solo per quegli
operatori sanitari direttamente interessati all' intervento. tullia
carrettoni si e' intrattenuta sulla regolamentazione giuridica della
sterilizzazione maschile e femminile.
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| l. 22 maggio 1978, n. 194
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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