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| IDG950703322 | |
| 95.07.03322 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Petronio Ugo
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| "Ad avere l' ultima parola..."
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| Nota a C. Cost. 20 febbraio 1995, n. 46
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| Dir. Giur. Agr., vol. amb000, an. 4 (1995), fasc. 3, pt. 2, pag.
146-148
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D1316; D9162; D1543
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| Con la pronuncia in commento, la Corte Costituzionale ha dichiarato
l' illegittimita', in riferimento agli artt. 3, 9, 24 comma 2 e 32
Cost., dell' art. 29 comma 2 l. 1766/1927 "nella parte in cui non
consente la permanenza del potere del Commissario agli usi civici di
esercitare d' ufficio la propria giurisdizione pur dopo il
trasferimento alle Regioni delle funzioni amministrative previste dal
primo comma dell' articolo medesimo". L' A. esamina la questione
della sussistenza, o non, dei poteri di ufficio del Commissario per
la liquidazione degli usi civici, che sembrava chiusa, in via
interpretativa, dalla sentenza delle sezioni unite della Cassazione
n. 858/1994. Secondo quella sentenza il potere del Commissario era
caducato col trasferimento alle Regioni delle funzioni amministrative
a seguito dell' entrata in vigore del d.p.r. 616/1977. L' A. espone
perplessita' riguardo al ragionamento seguito dalla Corte
Costituzionale con questa sentenza.
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| art. 29 comma 2 l. 16 giugno 1927, n. 1766
d.p.r. 24 luglio 1977, n. 616
Cass. sez. un. civ. 28 gennaio 1994, n. 858
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| Ist. dir. agrario - Univ. FI
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