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| IDG950703327 | |
| 95.07.03327 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Puliafito Anna
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| Rifiuto, residuo, discarica: i significati, fra ideologia e diritto
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| Nota a Cass. sez. III pen. 13 gennaio 1995, n. 163
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| Dir. Giur. Agr., vol. amb000, an. 4 (1995), fasc. 3, pt. 2, pag.
169-170
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D539
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| Con questa sentenza la Corte di Cassazione affronta la questione
relativa all' individuazione della nozione di discarica abusiva
rilevante ai fini dell' applicazione delle sanzioni penali di cui al
d.p.r. 915/1982. L' A. condivide questa decisione, di cui rileva il
contributo ermeneutico ai fini dell' individuazione del reato ai
sensi dell' art. 25 d.p.r. 915/1982. Secondo la Corte "l' abbandono,
anche non abituale, di rifiuti in area pubblica o privata, purche' l'
entita' del singolo scarico faccia assumere al luogo una oggettiva e
non equivoca destinazione alla definitiva ed incontrollata ricezione
di rifiuti con immediato impatto ambientale", costituisce discarica
per la quale occorre la prescritta autorizzazione, senza la quale si
configura il reato di cui all' art. 25 cit. La sentenza esclude nella
fattispecie l' applicabilita' della causa di non punibilita' di cui
all' art. 12 d.l. 443/1993, non essendo risultato in modo oggettivo
ed univoco la destinazione dei residui (rifiuti speciali e tossici e
nocivi) al riutilizzo.
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| art. 25 d.p.r. 10 settembre 1982, n. 915
art. 12 d.l. 9 novembre 1993, n. 443
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| Ist. dir. agrario - Univ. FI
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