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| IDG950703336 | |
| 95.07.03336 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Gonzi Giacomo
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| Accertamento di reato venatorio in periodo di caccia chiusa
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| Nota a Cass. sez. III pen. 6 aprile 1993, n. 3157
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| Dir. Giur. Agr., vol. amb000, an. 4 (1995), fasc. 3, pt. 2, pag. 189
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| D534
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| Secondo la massima della sentenza annotata, il reato venatorio
accertato in periodo di caccia chiusa configura il reato di cui alla
lett. a), non a quello di cui alla lett. b) dell' art. 30 l.
157/1992. L' A. chiarisce la portata della massima, esaminando due
distinte ipotesi: da una parte, che il soggetto stesse cacciando
specie consentite e, dall' altra, che la condotta dell' imputato
fosse ricaduta su animali protetti. Nel primo caso "nulla quaestio"
circa l' applicazione dell' art. 30 lett. a); nel secondo caso,
secondo l' A., l' interpretazione piu' corretta appare appare l'
applicazione della regola sul concorso formale di reati, con
conseguente aumento fino al triplo della pena per la violazione di
cui alla lett. a) dell' art. 30. Secondo l' A., applicando
alternativamente, o soltanto la norma della lett. a) dell' art. 30, o
soltanto quella prevista dalla lett. b) dello stesso articolo, si
giungerebbe a risultati aberranti ed iniqui con evidente violazione
del combinato disposto degli artt. 3 e 25 Cost.
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| art. 30 lett. a l. 11 febbraio 1992, n. 157
art. 30 lett. b l. 11 febbraio 1992, n. 157
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| Ist. dir. agrario - Univ. FI
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