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| IDG950903392 | |
| 95.09.03392 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Di Palma Elizabeth Maria Teresa
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| Irritualita' dell' udienza di convalida e adozione di una misura di
coercizione personale
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| Nota a Cass. sez. VI pen. 29 settembre 1993
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| Cass. pen., an. 34 (1994), fasc. 11, pag. 2741-2743
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| (Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
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| D61110; D61104; D6113
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| La questione affrontata dalla sentenza in rassegna e' quella dell'
estensione della nullita' che inficia l' ordinanza di convalida, per
omesso avviso della relativa udienza al difensore di fiducia
ritualmente nominato, all' ordinanza dispositiva di una misura
coercitiva emessa nell' ambito della medesima udienza ai sensi dell'
art. 391 comma 5 c.p.p. La Suprema Corte afferma l' autonomia dei
presupposti e delle finalita' della convalida rispetto alla misura
cautelare fondandola sulla considerazione che la facolta' del
difensore di interloquire nell' udienza di convalida e' circoscritta
alla legittimita' dell' arresto o del fermo, ma non si estende, salvo
che sia espressamente consentito dal P.M. o dal giudice, all'
adozione della misura cautelare, potendo l' applicazione della
medesima essere promossa dal P.M. ex art. 391 c.p.p. inaudita altera
parte. L' A. condivide sostanzialmente le conclusioni cui la
Cassazione perviene, ma non l' iter argomentativo seguito.
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| art. 178 c.p.p.
art. 185 c.p.p.
art. 391 c.p.p.
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