| 217803 | |
| IDG950903393 | |
| 95.09.03393 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Giacca Mariuccia
| |
| In tema di rivalutazione dei gravi indizi di colpevolezza dopo il
rinvio a giudizio
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Nota a Cass. sez. V pen. 16 febbraio 1994
| |
| Cass. pen., an. 34 (1994), fasc. 11, pag. 2748-2753
| |
| (Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
| |
| D6113; D61141
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| La sentenza della Cassazione ha respinto il ricorso proposto dall'
imputato avverso l' ordinanza emessa dal Tribunale della liberta'
che, adito in sede di riesame, aveva confermato l' ordinanza con la
quale il GIP aveva disposto la misura della custodia cautelare in
carcere a carico dell' imputato, accusato di associazione a
delinquere per traffico di sostanze stupefacenti. Muovendo da un'
approfondita analisi dei "gravi indizi di colpevolezza" richiesti
dall' art. 273 c.p.p. come primo presupposto per l' applicazione di
una misura cautelare personale, nonche' da un esame dell' art. 425
c.p.p. come modificato dall' art. 1 l. 105/1993, l' A. dimostra che
il fondamento probatorio che sta alla base di un rinvio a giudizio e'
piu' solido e piu' concreto di quello che viene utilizzato come
presupposto per l' applicazione di una misura cautelare personale.
Per questa via, l' A. giunge a concludere nel senso di una piena
condivisibilita' della sentenza annotata.
| |
| art. 1 l. 8 aprile 1993, n. 105
art. 273 c.p.p.
art. 309 c.p.p.
art. 311 c.p.p.
art. 425 c.p.p.
art. 429 c.p.p.
art. 449 c.p.p.
art. 453 c.p.p.
| |
| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
| |