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21786
IDG811301336
81.13.01336 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
rodota' stefano
e' compito dello stato combattere le "mammane"
Repubblica, an. 6 (1981), fasc. 115 (16 maggio), pag. 8
d51800
l' a. ritiene che gli attacchi che provengono da varie parti alla legge n. 194 in materia di interruzione della gravidanza vogliono limitare la autodeterminazione della donna; il controllo dell' aborto e la valutazione della sua necessita' dev' essere in primo luogo dominio delle stesse donne. l' a. sottolinea, inoltre, l' aderenza della suddetta normativa ai principi dettati dalla carta costituzionale; il diritto non solo alla vita ma anche alla salute della madre viene infatti collocato al di sopra del diritto alla vita del nascituro che allo stato di embrione non puo' essere definito persona. l' a. conclude rilevando che la eventuale limitazione dei casi previsti dalla attuale legge sull' aborto per l' interruzione della gravidanza, come voluto dal referendum del movimento per la vita, porterebbe al ricorso da parte delle donne alla pratica dell' aborto clandestino.
l. 22 maggio 1978, n. 194
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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