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217924
IDG950903514
95.09.03514 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Casaroli G.
Reati societari (False comunicazioni sociali e "valutazioni")
Nota a Cass. sez. V pen. 25 maggio 1993
Riv. Trim. Dir. Pen. Ec., an. 7 (1994), fasc. 4, pag. 1164-1166
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D312207; D5374
La decisione annotata affronta il problema, in materia di false comunicazioni sociali, se tra i "fatti" non corrispondenti al vero a cui fa riferimento la norma incriminatrice possano essere ricomprese o meno anche le "valutazioni". L' A. richiama le opinioni della dottrina al riguardo e la posizione della giurisprudenza. Esaminato il problema anche alla luce del d.lg. 127/1991, che, tra gli altri, ha modificato gli artt. 2423, 2424 e 2425 c.c., in tema di redazione, contenuto e criteri di valutazione del bilancio con l' intento di ridurre le divergenze tra verita' reale e verita' legale, a tutela della funzione di garanzia del capitale nominale e delle riserve, l' A. afferma che appare senz' altro condivisibile la decisione in oggetto, secondo la quale la deroga, ex art. 2425 comma 3 (vecchia formula) al criterio di valutazione degli immobili al prezzo di costo, con l' attribuzione di valori assolutamente sproporzionati, non puo' legittimarsi se comporta la violazione del principio di verita', a cui deve ispirarsi la redazione dei bilanci, e di questi criteri di ragionevolezza che devono rendere plausibili i bilanci stessi.
art. 9 d.lg. 9 aprile 1991, n. 127 art. 2423 c.c. art. 2424 c.c. art. 2425 c.c. art. 1621 c.c.
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