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| IDG951203672 | |
| 95.12.03672 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Iannotta Raffaele
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| Osservazione a C. Cost. 16 giugno 1993, n. 283
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| Foro amm., an. 70 (1994), fasc. 11-12, pt. 1, pag. 2690-2692
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D13101
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| Con la sentenza in epigrafe la Corte Costituzionale ha dichiarato
illegittimo l' art. 5 bis d.l. 333/1992, convertito nella l. 359/1992
(Misure urgenti per il risanamento della finanza pubblica), nella
parte in cui non prevede in favore dei soggetti gia' espropriati al
momento dell' entrata in vigore della legge stessa, e nei confronti
dei quali la indennita' di espropriazione non sia ancora divenuta
incontestabile, il diritto di accettare l' indennita' di cui al primo
comma stesso articolo con esclusione della riduzione del 40%. L' A.
pone in risalto, servendosi anche di numerosi richiami dottrinali,
gli aspetti di maggior rilievo della pronuncia, con particolare
riguardo al riferimento al valore venale del bene espropriato, cui
deve essere riferita l' indennita'.
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| art. 5 bis d.l. 11 luglio 1992, n. 333
l. 8 agosto 1992, n. 359
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