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| IDG951503825 | |
| 95.15.03825 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Romboli Roberto
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| La Corte costituzionale "uccide un uomo morto" ossia la dichiarazione
di incostituzionalita' di una disposizione gia' dichiarata illegittim
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| Osservazione a C. Cost. 6 marzo 1995, n. 76
C. Cost. 30 dicembre 1994, n. 457
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| Foro it., an. 120 (1995), fasc. 5, pt. 1, pag. 1411-1413
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D18205; D02142; D01161; D02300
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| La particolarita' da segnalare relativamente alle due decisioni in
rassegna riguarda il fatto che entrambe si occupano, a distanza di
appena due mesi l' una dall' altra, rileva l' A., della stessa
identica disposizione per presunta violazione dello stesso parametro
costituzionale. La seconda sentenza ignora completamente la prima e
la cosa diventa unica, commenta l' A., allorche' si rileva che la
prima decisione e' stata di accoglimento, per cui con la seconda
pronuncia, pure di incostituzionalita', la Corte ha raggiunto l'
effetto di "uccidere un uomo morto". Le questioni sono giunte all'
esame della Corte Costituzionale dalla stessa Pretura, traendo
origine dallo stesso caso concreto ed avendo ad oggetto l' art. 20
comma 8 l.r. Sardegna 13/1989. L' A. prende occasione da questa
vicenda per alcune riflessioni attinenti all' organizzazione ed al
funzionamento della Corte Costituzionale.
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| art. 108 Cost.
art. 11 d.p.r. 30 dicembre 1972, n. 1035
art. 20 comma 8 l.r. SA 6 aprile 1989, n. 13
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