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218237
IDG951503827
95.15.03827 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
De Marzo Giuseppe
Debiti di valore e "overcompensation"
Nota a Cass. sez. un. civ. 17 febbraio 1995, n. 1712
Foro it., an. 120 (1995), fasc. 5, pt. 1, pag. 1470-1473
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D3053; D30703
Richiamato l' orientamento giurisprudenziale riguardo ai debiti risarcitori da fatto illecito, e le critiche della dottrina al sistema del cumulo di interessi e rivalutazione, che conduceva al risultato di arricchire il creditore danneggiato, in particolare dopo l' innalzamento del saggio degli interessi al 10% operato dalla l. 353/1990, l' A. esamina la sentenza in epigrafe e sostiene che l' effetto di "overcompensation" a favore del creditore danneggiato e' attenuato, non eliso dalla regola affermata dalle sezioni unite, secondo le quali gli interessi non andranno piu' calcolati sulla somma rivalutata. Tale soluzione conduce alla rivalutazione dei medesimi interessi, in contrasto con la natura pecuniaria di tale obbligazione. Secondo l' A., le incertezze che si aprono sono notevoli e non consentono di apprezzare la portata concreta della decisione della Corte. La via per una omogeinizzazione della disciplina va rinvenuta nella rimeditazione del fondamento della categoria dei debiti di valore.
art. 1223 c.c. art. 1224 c.c. art. 1226 c.c. art. 2056 c.c.



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