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218305
IDG951503895
95.15.03895 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Montaruli Valeria
Morte di un congiunto e danno biologico
Nota a App. Milano 5 luglio 1994 Trib. Latina 1 agosto 1994
Giur. it., an. 147 (1995), fasc. 5, pt. 1B, pag. 425-430
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D0411; D307; D30706
Le sentenze in rassegna affrontano l' aspetto del danno biologico per quanto attiene la risarcibilita' di esso fatta valere "iure proprio" dai congiunti della vittima. Le sentenze negano l' accoglibilita' della domanda qualora sia sfornita di prove. La Corte d' Appello, pur riconoscendo il "profondo struggente dolore" dei familiari per la perdita di una bambina di nove anni, afferma che l' accoglimento della domanda di risarcimento del danno presuppone la prova di un trauma psichico che abbia seriamente e durevolmente alterato il normale stato di salute fisica e/o psichica dei familiari. L' A. estende l' esame ad altre questioni relative al risarcimento del danno biologico, come la risarcibilita' "iure hereditatis", richiamando la giurisprudenza in materia. Secondo l' A., emerge un contrasto di orientamento che trae origine da una lacuna esistente nell' impianto ermeneutico della sentenza costituzionale n. 184/1986.
art. 32 Cost. art. 2043 c.c. art. 2059 c.c.



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