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218336
IDG951503926
95.15.03926 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Demuro Gian Paolo
Giustificazione e scusa: evoluzione dottrinale e analisi comparata
Nota a Pret. Avellino 9 marzo 1994
Giur. merito, an. 27 (1995), fasc. 2, pt. 2, pag. 297-304
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D5016; D50165
La fattispecie contenuta nell' art. 54 c.p., propone aspetti propri di una scriminante e/o di una scusante. La definizione quale causa di giustificazione privilegia l' aspetto oggettivo, il bilanciamento degli interessi e potrebbe portare ad una applicazione troppo limitata; il rischio opposto comporta centrare l' attenzione sul profilo soggettivo, sulla colpevolezza individuale, sulla inesigibilita'. Emerge dunque la necessita' di una differenziazione basata sulla natura, sulla qualita' degli interessi coinvolti, sulla traccia della distinzione tedesca tra stato di necessita giustificante ("rechtfertigendernotstand") e stato di necessita' scusante ("entschuldigernotstand"). La valutazione comparativa dei beni nello stato di necessita' e' possibile solo tra entita' che ammettono per loro natura la comparazione, e dunque tra entita' omogenee. Vi sono beni idonei, per l' elevato valore e la speciale natura, a tale confronto: tipico il bene giuridico vita-integrita' personale. Non e' tanto la proporzione tra i beni a consentire la identificazione dello stato di necessita' quale causa di giustificazione, quanto piuttosto la sproporzione tra essi a favore del bene salvato, od una sproporzione tra beni astrattamente e naturalmente comparabili. Compendiare valutazione oggettiva e valutazione soggettiva, passare da una analisi quantitativa a una qualitativa, e' il metodo ideale per una esatta ponderazione degli interessi coinvolti nella vicenda giuridica e, percio', per la identificazione nel caso concreto della fattispecie di stato di necessita'.
art. 54 c.p.



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