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| IDG950604096 | |
| 95.06.04096 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Sabbato Giovanni
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| La condizione unilaterale
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| Nota a Cass. sez. II civ. 19 maggio 1992, n. 5975
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| Rass. Dir. Civ., (1994), fasc. 4, pag. 831-845
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30604; D30606
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| La sentenza annotata riguarda il tema della condizione unilaterale.
L' A. ne esamina vari aspetti, anche attraverso la comparazione con
le posizioni della dottrina: per quanto riguarda l' ammissibilita',
che si prospetta come l' aspetto piu' problematico; il termine entro
il quale tale potere deve essere esercitato, in particolare se prima
che esso sia scaduto. Secondo la massima della sentenza "affinche'
una condizione debba ritenersi operante unicamente nell' interesse di
una delle parti contraenti, con la conseguente possibilita' di
rinunciarvi, necessita una espressa clausola contrattuale che cosi'
disponga o, almeno la sussistenza di elementi idonei ad indurre il
convincimento che si tratti di prova in tal senso, la condizione deve
ritenersi apposta nell' interesse di entrambe le parti. La rinuncia
alla condizione puo' essere compiuta, indipendentemente dalla forma
richiesta per il negozio a cui essa accede, sia in forma espressa che
tacita, purche', in tale ultimo caso, risulti da un comportamento
concludente ed incompatibile con la volonta' di avvalersi della
condizione".
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| art. 1353 c.c.
art. 1362 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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