| Viene affrontato il problema dei referendum che mirano ad intervenire
sul piano politico e sociale strutturato secondo le "regole"
costituzionali. Secondo l' A., la strategia referendaria che ha avuto
inizio a partire dal referendum sui giudici (1987) si e'
caratterizzata come una strategia tendente a modificare, in modo
surrettizio, la Costituzione (il regime sociale, politico e formale,
democratico del nostro Paese). Ci siamo trovati di fronte a
tentativi, in certi casi riusciti, di modifica della Costituzione non
in senso formale, ma in senso sostanziale, attraverso una tecnica,
sostiene l' A., non appropriata. La Corte Costituzionale dovrebbe
dichiarare l' ammissibilita' di un quesito referendario adottando il
criterio di valutazione della possibilita' o del rischio di rottura e
discontinuita' con la forma di vita che e' strutturata nel testo
costituzionale.
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