| l' a. si richiama alla sentenza di catanzaro sulla strage di piazza
fontana e premette che e' molto improbabile che sul piano giudiziario
possa ancora farsi qualcosa. secondo l' a., poi, nel bilancio
negativo della sentenza va inserita la sconfitta
giudiziario-istituzionale. all' interno della magistratura, infatti,
esistono ancora ampie zone sorde alla domanda democratica. l' a.
procede ad un esame critico del rapporto magistratura e politica e
ritiene che per una politica democratica della giustizia, sulla scia
delle passate spinte democratiche del paese, sarebbe stato essenziale
il rinnovamento, il cambiamento della magistratura dal suo interno,
demolendo le strutture burocratiche ed autoritarie che l' hanno
sempre dominata e preparando strutture sostitutive a carattere
democratico e partecipativo. l' a. avverte, quindi, che a seguito di
un riflusso presente nella societa' italiana, il comportamento della
magistratura puo' essere orientato verso due posizioni: una parte
verso la spoliticizzazione con ritorno all' indietro; una parte verso
l' assunzione di un atteggiamento moralizzatore e moralistico, come
reazione allo sfascio generale delle istituzioni e agli innumerevoli
scandali politici, col periodo del cosiddetto "governo dei giudici",
"partito dei giudici" che sconfigge il "partito dei politici". in
questo caso si avrebbe un pericoloso ruolo di supplenza che
attribuirebbe alla magistratura la guida politica e morale del paese.
l' a. conclude sostenendo che dalla sentenza di catanzaro, dunque,
emerge un duplice pericolo: quello dello scompaginamento della
magistratura e quello dell' ampliamento dell' area del distacco, o
peggio, dallo stato. per respingere questi due pericoli occorre
intervenire nel settore giustizia-magistratura per una riforma
democratica e funzionale all' interno della magistratura stessa. su
questo terreno si muovono le proposte di legge sui seguenti temi:
temporaneita' degli uffici direttivi, assegnazione dei processi
secondo criteri oggettivi, giudice monocratico, reversibilita' delle
funzioni, depenalizzazione e pene alternative, giudice di pace.
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