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Documento


218965
IDG950604555
95.06.04555 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Tami Alessandra
Bilancio europeo e rendiconto finanziario
Riv. dott. comm., an. 46 (1995), fasc. 3, pag. 579-613
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D871; D312207
La stesura del rendiconto finanziario ha conosciuto un' importante evoluzione in questi anni, anche in collegamento con la criticita' del fattore finanziario ai fini della attuazione delle strategie aziendali. Nei Paesi anglosassoni il documento fu reso obbligatorio sin dai primi anni '70 e ne era prevista la redazione sulla base delle variazioni del capitale circolante netto. Il dibattito successivo ha portato alla fine degli anni '80 in USA e agli inizi degli anni '90 nel Regno Unito all' emanazione di nuovi standards, che richiedono la stesura del rendiconto finanziario sulla base dei flussi di cassa, classificati in relazione alle attivita' che li hanno originati. Particolarmente significativo appare il flusso di cassa operativo, che quantifica gli effetti sui fondi in cassa derivanti dalle operazioni il cui risultato si riflette sul reddito operativo. I principi contabili emanati a cura dei dottori commercialisti hanno contemplato il rendiconto finanziario nella informativa supplementare. L' adeguamento dei bilanci alla IV Direttiva CEE non ha previsto espressamente la redazione del rendiconto finanziario, ma dottrina e prassi raccomandano l' inserimento nella nota integrativa del documento, ai fini di un effettivo completamento dell' informazione. La disponibilita' del documento consente infatti di meglio valutare, attraverso un insieme di indici, la sufficienza del flusso di cassa in relazione agli impegni aziendali, nonche' l' efficienza del processo di generazione del "cash flow". Tali indagini sulla sufficienza ed efficienza del processo di generazione del "cash flow" vengono applicati al campione Mediobanca.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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