| 218966 | |
| IDG950804556 | |
| 95.08.04556 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Bianco Giovanni
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Nota a C. Cost. 7 novembre 1994, n. 378
| |
| Giur. cost., an. 39 (1994), fasc. 6, pag. 3420-3422
| |
| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
| |
| D7002; D7032
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| La sentenza annotata dichiara inammissibile la questione di
legittimita' costituzionale dell' art. 49 comma 3 l. 88/1989, nella
parte in cui, dopo aver indicato i criteri di classificazione dei
datori di lavoro a tutti i fini previdenziali, fa salvi gli
inquadramenti gia' in atto nei settori dell' industria, del commercio
e dell' agricoltura al momento dell' entrata in vigore della legge
stessa. L' A. trae spunto dalla sentenza in commento, della quale
ripercorre il contenuto, per affrontare due ordini di questioni: a)
il rapporto tra violazione del principio di uguaglianza ed
intervenute modifiche legislative di uno specifico campo materiale,
le quali non escludono eventuali norme transitorie previste dal
legislatore; b) la distinzione tra due principi: quello della non
irrazionalita' e non irragionevolezza di eventuali nuove discipline
legislative agevolative per alcuni soggetti in virtu' del "fattore
tempo" inteso come elemento diversificativo e quello della congruita'
di norme transitorie che prevedono il persistere dell' efficacia di
disposizioni abrogate per situazioni sorte in un momento antecedente.
| |
| art. 49 comma 3 l. 9 marzo 1989, n. 88
| |
| Centro diretto da G.F. Ciaurro - Camera dei Deputati
| |