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| IDG950804582 | |
| 95.08.04582 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Amato Cristina
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| Il nuovo cammino del danno biologico da morte: il trauma affettivo e'
un danno non patrimoniale
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| Osservazione a C. Cost. 27 ottobre 1994, n. 372
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| Giur. cost., an. 39 (1994), fasc. 6, pag. 4127-4138
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D3070; D30706
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| La sentenza che si commenta interviene in tema di risarcibilita' dei
danni da morte, respingendo i dubbi di legittimita' costituzionale
sollevati sugli artt. 2043 e 2059 c.c. L' A., ricostruite le vicende
evolutive del c.d. danno biologico da morte, esamina l' ordinanza di
rimessione, che muove dalla premessa della netta distinzione tra
lesione della salute ed evento mortale. Ripercorre quindi il
contenuto della pronuncia costituzionale, analizzando
approfonditamente le argomentazioni sviluppate dalla Consulta, la
quale, partendo dall' art. 2043 c.c., giunge alla individuazione di
un principio generale di responsabilita' per fatto illecito. L' A.
sottolinea, in particolare, come la Corte individui nell' art. 2059
c.c. la norma di riferimento per il risarcimento della lesione dell'
integrita' psico-fisica del congiunto. La sentenza consente di
"chiudere" la vicenda del danno alla salute con una puntualizzazione
determinante per il futuro: la prova della lesione e', si', prova
dell' esistenza del danno, ma non della sua entita'.
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| art. 2043 c.c.
art. 2059 c.c.
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