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219115
IDG951004705
95.10.04705 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Della Valle Eugenio
Revirement ministeriale e buona fede nell' esercizio della funzione impositiva
Riv. Dir. Trib., (1995), fasc. 6, pt. 1, pag. 587-634
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D2; D215; D12
(Sommario: Premessa. I diversi profili della buona fede. La buona fede oggettiva nel diritto amministrativo, o nel diritto civile. La buona fede oggettiva come regola di comportamento che governa le relazioni soggettive ed i presunti ostacoli alla sua rilevanza nel diritto tributario. Il fondamento normativo dell' obbligo che fa capo all' amministrazione finanziaria di comportarsi correttamente (o secondo buona fede). L' applicazione retroattiva del "revirement" meno favorevole al contribuente come violazione della regola di buona fede ed il principio di indisponibilita' della funzione impositiva. L' ufficio finanziario puo' non applicare retroattivamente il "revirement" meno favorevole al contribuente quando ritenga prevalente l' interesse della salvaguardia dell' affidamento rispetto all' interesse alla pronta ed efficace riscossione dei tributi. La situazione in alcuni ordinamenti stranieri. La tutela giurisdizionale del contribuente quando l' ufficio finanziario decida per la retroattivita' del "revirement" meno favorevole al contribuente: spunti per una soluzione)
art. 53 Cost. art. 97 Cost. art. 39 bis d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 636 d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600 l. 7 agosto 1990, n. 241 d.p.r. 29 settembre 1973, n. 602 d.l. 30 settembre 1994, n. 564 l. 30 novembre 1994, n. 656 art. 1175 c.c. art. 1344 c.c. art. 1375 c.c.
Ist. dir. tributario - Univ. GE



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