| Questa edizione delle "Cronache" si incentra su due temi principali,
che hanno fatto da sfondo a quasi tutti gli avvenimenti rilevanti
dell' anno. Da un lato, l' Unione Europea e' pienamente entrata nell'
era della mondializzazione, per cui le sue relazioni esterne hanno
acquistato in poco tempo un' importanza senza precedenti e si
collocano ormai al centro delle sue preoccupazioni. Dall' altro, l'
Unione ha accelerato e approfondito la discussione non soltanto
politica ma anche tecnica sul suo futuro "interno", mano a mano che
si avvicinano le due scadenza della Conferenza intergovernativa del
1996 sulle istituzioni e dell' Unione economica e monetaria prevista
nel 1999. Per quanto riguarda il primo filo conduttore della
complessiva azione comunitaria, ossia la sua dimensione esterna, le
"Cronache" passa in rassegna gli avvenimenti relativi all'
ampliamento (con particolare riguardo per i problemi finanziari
derivanti dall' adesione di Austria, Finlandia e Svezia e dalla
"preadesione" dei Paesi dell' Europa centrale e orientale), l'
attuazione dell' Accordo CEE-EFTA sullo Spazio economico europeo
(See), gli importanti Accordi con gli USA in materia di concorrenza e
appalti, il rilancio della politica mediterranea dell' Unione e
soprattutto le ricadute dell' Accordo di Marrakech del 1994 che ha
concluso l' Uruguay Round del GATT. Si assiste, piu' in generale, ad
un veloce e spesso traumatico riorientamento di tutte le politiche
comunitarie, nessuna esclusa, provocato dalla mondializzazione: l'
esigenza oggi prioritaria e' quella di rendere tali politiche aperte
alla concorrenza globale, meno costose per il bilancio ed allineate
alle regole di mercato. Nel contempo, si registrano una vistosa
riduzione quantitativa della normativa comunitaria ed una
proliferazione degli atti, tipici ed atipici, non vincolanti. Per
quanto riguarda i profili interni dell' Unione, le "Cronache"
ripercorrono il dibattito, che si sta facendo piu' concreto e preciso
in vista della Conferenza intergovernativa, circa l' "aeterna
quaestio" se l' ordinamento europeo debba costituire un' entita'
politica (di natura federale o confederale o "sui generis") oppure
un' area prevalentemente economica assistita da forme di cooperazione
intergovernativa. In questo ambito viene commentato l' Accordo di
Ioannina del 1994 sulla maggioranza qualificata in seno al Consiglio.
Circa invece la marcia di avvicinamento all' Unione economica e
monetaria, gli avvenimenti del 1994 hanno messo in evidenza due
orientamenti di fondo: da un lato, si esclude l' opportunita' di
rivedere i severi criteri di convergenza economica decisi a
Maastricht, dall' altro si riconoscono i "progressi virtuosi" dei
singoli Stati verso gli obiettivi prefissati, con un' interpretazione
flessibile del Trattato. Sempre in materia di Uem, va aggiunto che i
lavori preparatori a livello tecnico, concentrati nell' Istituto
monetario europeo (Ime), sono abbastanza avanzati e procedono
regolarmente. Da ultimo, le "Cronache" passano in rassegna i lenti ma
costanti progressi compiuti dall' Unione nell' attuazione del
"pilastro comunitario" del Trattato di Maastricht soffermandosi,
pero', sull' "impasse" che caratterizza i due "pilastri
intergovernativi", la Politica estera e di sicurezza comune e la
Cooperazione in materia di affari interni e giudiziari, con
particolare riguardo per quest' ultima, paralizzata dal voto all'
unanimita'. Le "Cronache" si chiudono, come ogni anno, con una lunga
e dettagliata bibliografia di articoli e libri pubblicati in materia
di Unione Europea nel 1994.
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