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219332
IDG951504922
95.15.04922 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Contaldo Alfonso, Vespignani Luca
La concentrazione delle televisioni nazionali e la liberta' di "informazione"
Nota a C. Cost. 7 dicembre 1994, n. 420
Dir. Informaz. Inf., an. 11 (1995), fasc. 2, pag. 330-339
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D18322; D18323; D311300
L' A. osserva che la sentenza in commento presenta notevoli margini di ambiguita'. Infatti, sancisce l' illegittimita' costituzionale dell' art. 15 comma 4 l. 223/1990, che pone il divieto di controllare piu' del 25% del mercato televisivo e fissa comunque a tre il numero di concessioni nazionali assentibili per ciascun soggetto, ma lascia in vigore l' art. 1 d.l. 323/1993, che ha prorogato il regime autorizzatorio provvisorio fino all' approvazione della nuova normativa ed in ogni caso per un periodo non superiore ai 3 anni. Illustra quindi il contenuto della pronuncia, approfondendo i motivi che hanno indotto la Corte a considerare non sufficiente il limite di tre concessioni nazionali ed individuando numerose anomalie nel ragionamento sviluppato dai giudici costituzionali. Opera infine un' analisi critica dell' attuale sistema radiotelevisivo, indicando gli aspetti del rapporto pubblico-privato che destano maggiori perplessita'.
art. 21 Cost. art. 15 comma 4 l. 6 agosto 1990, n. 223 art. 1 d.l. 27 agosto 1993, n. 323 l. 27 ottobre 1993, n. 422



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