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219356
IDG951504946
95.15.04946 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Romano Francesco
Nota a Trib. Napoli 15 febbraio 1995
Giur. merito, an. 27 (1995), fasc. 3, pt. 2, pag. 553-555
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D51111
Secondo la giurisprudenza di legittimita' piu' recente il criterio decisivo per distinguere la concussione dalla corruzione consiste nella posizione che il privato assume di fronte al pubblico ufficiale: di soggezione nella concussione; di sostanziale parita' nella corruzione. La concussione per induzione puo' aver luogo non solo mediante l' inganno ma anche con l' esortazione, il consiglio, la suggestione, il silenzio. Costituendo l' ostruzionismo minaccia, la sua sussistenza integra il reato di concussione violenta. La disciplina dell' art. 317 bis c.p., secondo il Supremo Collegio, e' applicabile anche alla concussione tentata, tenuto conto della ratio legis, intesa ad infliggere una pena accessoria per i delitti contro la p.a., anche in deroga alle regole generali.
art. 317 bis c.p.



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