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| IDG951504947 | |
| 95.15.04947 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Barbalinardo Gustavo
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| Quando la cessione fra privati di un' arma comune da sparo si risolve
in concorso nella detenzione e nel porto illegali dell' arma stessa
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| Nota a Trib. Piacenza 31 gennaio 1995
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| Giur. merito, an. 27 (1995), fasc. 3, pt. 2, pag. 557-559
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D18716; D5206
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| Muovendo dall' esame della fattispecie concreta giudicata dal
Tribunale di Piacenza nell' annotata sentenza -fattispecie
riguardante la cessione a titolo di pegno di una pistola da parte del
proprietario al creditore, il quale era stato poi colto in flagrante
porto illegale dell' arma ed anche di una seconda pistola-, l' A.
critica la conclusione raggiunta dal Tribunale, secondo la quale
nella condotta dell' imputato -che era stato proprietario e cedente
della prima pistola- debbono ravvisarsi gli estremi della mera
contravvenzione di cui all' art. 35 commi 4 e 6 t.u. di pubblica
sicurezza. Ad avviso dell' A., il comportamento dell' imputato
-consistito nella cessione cosciente e volontaria della pistola ad
una persona gravitante nell' orbita della malavita e che
prevedibilmente avrebbe poi detenuto e portato illegalmente l' arma,
per scopi criminosi per di piu'- doveva essere qualificato -in modo
maggiormente aderente alle risultanze processuali- come concorso del
cedente della pistola nei delitti di detenzione e porto illegali
dell' arma stessa commessi dal cessionario.
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| art. 35 r.d. 18 giugno 1931, n. 733
l. 2 ottobre 1967, n. 895
l. 14 ottobre 1974, n. 497
l. 18 aprile 1975, n. 110
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