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219445
IDG950605035
95.06.05035 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Conte Mario
Conti contestati e separazione dei coniugi: che guaio essere casalingheª
Nota a Trib. Verona 8 aprile 1994
Dir. fam., an. 24 (1995), fasc. 2, pt. 1, pag. 558-563
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D4410; D30128; D3156
Nel caso di specie, la moglie separata chiede al Tribunale la convalida del sequestro conservativo della meta' del conto corrente cointestato con il marito, con il quale si trovava in regime patrimoniale di separazione dei beni. Contestualmente richiede al giudice la condanna del marito al pagamento della somma in questione, assumendo che, essendo il conto cointestato, la proprieta' dello stesso doveva ritenersi comune. Il Tribunale ha rigettato le domande della parte attrice, in quanto la moglie, casalinga, non ha alcun diritto sui conti, seppure cointestati ma con firme disgiunte, alimentati esclusivamente dal marito. Decisione ineccepibile, ritiene l' A., dalla quale, tuttavia, emerge la sensazione che nonostante la riforma del diritto di famiglia del 1975 il nostro ordinamento non e' riuscito ad abbandonare quella logica tipicamente "maschilista" di memoria fascista, sebbene da piu' parti, e dopo gli interventi della Consulta, venga esaltato il valore sociale dell' operato svolto dalla "povera casalinga".
art. 143 c.c. art. 177 c.c. art. 215 c.c. art. 219 c.c. art. 1238 c.c. art. 1854 c.c.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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