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| IDG950605272 | |
| 95.06.05272 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Consolo Claudio
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| Rilevabilita' solo su eccezione della preclusione (sul crinale
merito/rito) della domanda di adempimento ex art. 1453, comma 2, c.c.
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| Nota a Cass. sez. III civ. 24 maggio 1993, n. 5838
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| Resp. civ. prev., an. 60 (1995), fasc. 2, pag. 346-351
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D306130
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| La nota si incentra sulla seconda massima della sentenza, secondo la
quale "la norma di cui all' art. 1453 comma 2 c.c., che pone il
divieto di chiedere l' adempimento del contratto quando e' gia' stata
domandata la risoluzione, e la norma di cui all' art. 1458 c.c. che
disciplina gli effetti della domanda di risoluzione del contratto,
sono poste nell' interesse della parte inadempimenti, sicche' la loro
violazione non e' rilevabile d' ufficio, ma deve essere eccepita
dalla parte convenuta nel giudizio di merito, ne' puo' essere
avanzata, per la prima volta, in sede di legittimita'". L' A. propone
una riflessione sulle ragioni e la portata effettiva della regola
introdotta dall' art. 1453 comma 2 c.c. e sulla possibilita', sul
piano processuale, del mutamento della domanda da risoluzione ad
adempimento.
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| art. 1453 comma 2 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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