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219686
IDG950605276
95.06.05276 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Caranta Roberto
La Corte di giustizia ribadisce l' assenza di effetti "orizzontali" delle direttive comunitarie
Nota a CGCE 14 luglio 1994 (causa C-91/92)
Resp. civ. prev., an. 60 (1995), fasc. 2, pag. 382-389
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
D87009; D18115
Con questa sentenza la Corte di Giustizia conferma che le Direttive non possono produrre effetti c.d. "orizzontali", ovvero che esse, qualora non siano state trasposte nell' ordinamento interno dal legislatore nazionale, non sono invocabili nelle controversie che oppongono dei privati. Nella fattispecie si trattava della Direttiva 85/577 riguardo alla facolta' di recesso in caso di contratti negoziati fuori dai locali commerciali. Tuttavia la Corte ha affermato che il privato non resta senza tutela. Infatti, da un lato, i giudici dei Paesi membri hanno l' obbligo di interpretare il diritto nazionale, sia esso successivo o antecedente all' adozione della Direttiva, in senso conforme alla Direttiva stessa; dall' altro, lo Stato e' responsabile dei danni che il privato possa avere subito in seguito al mancato tempestivo ed esatto recepimento della Direttiva. L' A. esamina la sentenza e approfondisce il tema degli effetti "orizzontali" delle Direttive precise e non tempestivamente attuate.
Dir. CEE 85/577
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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