| 219870 | |
| IDG950605460 | |
| 95.06.05460 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Giussani Alberto
| |
| Un nuovo modo di contabilizzare le imposte differite
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Riv. dott. comm., an. 46 (1995), fasc. 4, pag. 759-767
| |
| | |
| D230; D231; D312207
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| L' esistente standard internazionale costituisce anche per l' Italia
l' unica fonte autorevole di riferimento per la contabilizzazione
delle imposte differite. Nell' ambito del processo di
razionalizzazione e riduzione delle opzioni attualmente consentite
dagli IAS (International Accounting Standard) viene ora proposto un
nuovo modo di calcolo e di rappresentazione delle imposte differite.
Secondo la bozza del nuovo standard (B49 - Exposure Draft n. 49),
sara' consentito solo il metodo che va sotto il nome di "debito
fiscale", cioe' un metodo che misura le differenze ai fini fiscali
sotto il profilo patrimoniale anziche' reddituale. L' aliquota
fiscale da utilizzarsi per calcolare l' incidenza impositiva e'
quella in vigore al momento in cui le differenze si annulleranno e
non sara' piu' consentito l' uso alternativo delle aliquote all'
epoca di generazione delle differenze. Il principale cambiamento
rispetto al passato e' pero' l' introduzione del concetto di
differenze temporanee in luogo delle differenze transitorie. Le
differenze temporanee si originano quando ad attivita' e passivita'
sono assegnati valori diversi a fini contabili ed a fini fiscali.
Cio' di fatto amplia il campo di applicazione delle imposte differite
estendendolo anche, per esempio, ai valori rivalutati durante una
fusione. Se sara' approvato, come prevedibile, nella sua attuale
formulazione il nuovo principio contabile internazionale sara'
applicato ai bilanci 1997, ma la sua adozione anticipata e'
fortemente consigliata.
| |
| | |
| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
| |