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| IDG950805504 | |
| 95.08.05504 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Lupo Avagliano Maria Vittoria
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| Corte dei conti e Regioni: dal vecchio al nuovo, tra efficienza e
garantismo
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| Osservazione a C. Cost. 27 gennaio 1995, n. 29
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| Giur. cost., an. 40 (1995), fasc. 1, pag. 321-325
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D1406; D18903; D0310
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| In via generale e propedeutica la Corte Costituzionale e' stata
investita del quesito: il sistema di controlli amministrativi
previsto dalla Costituzione -artt. 100, 125 e 130- e' "tassativo",
ovvero e' suscettibile di essere estensivamente interpreta ? Sempre
in via principale ci si chiede: l' eventuale "estensione" a forme di
controllo non espressamente previste dalla Carta e' compatibile con
l' autonomia costituzionalmente attribuita alle Regioni? Ed, in caso
affermativo, con quali limiti e modalita' vanno svolte? Il problema
e' stato posto per la prima volta in seguito all' emanazione della l.
20/1994, che ha introdotto per tutte le amministrazioni pubbliche
(ivi comprese, quindi, le Regioni) il c.d. controllo esterno sulla
gestione, vale a dire il riscontro di efficienza e produttivita'
sull' attivita' dell' amministrazione. Ed agli interrogativi di cui
sopra la Corte Costituzionale tempestivamente chiamata a pronunciarsi
ha risposto affermativamente. Si' per l' "allargamento" delle forme
di controllo; si' per l' estensione alle Regioni. Insomma una
pronuncia di piena legittimita' della l. 20/1994. La presente nota,
pur concordando sulla questione di principio posta all' attenzione
della Corte, mira ad evidenziare gli aspetti della legge censurata
che piu' si prestano a dubbi di correttezza costituzionale nei
riguardi dell' autonomia delle Regioni.
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| art. 100 Cost.
art. 119 Cost.
art. 125 Cost.
art. 130 Cost.
d.l. 15 novembre 1993, n. 453
l. 14 gennaio 1994, n. 15
l. 14 gennaio 1994, n. 20
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